CORINALDO - Guida turistica marche - Maria Brunori

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Borgo più bello d'Italia
CORINALDO

CORINALDO
Corinaldo è un borgo situato nell'entroterra di Senigallia e sorge sulla sommità di un colle sulla riva sinistra del fiume Nevola. È inserito tra i Borghi più belli d'Italia e dei Paesi Bandiera Arancione, ed è Destinazione Turistica d'Eccellenza Europea. La bellezza del borgo non è l'unico elemento di notorietà, purchè Corinaldo è conosciuto per la patrona S. Maria Goretti qui nata e morta, per la Festa dei Folli (è considerato il paese dei matti) e per la Contesa del Pozzo della Polenta. Ricco di testimonianze del passato e di suggestivi scorci, magnificamente tenuto e circondato da sinuose colline che regalano panorami da cartolina.

COSA VISITARE

Porta Santa Maria del Mercato può essere considerata la principale porta del borgo di Corinaldo. La statua in terracotta di Sant’Anna, protettrice della città, sovrasta la porta. Sono state volutamente lasciate le leve e le catene che un tempo agivano su un ponte levatoio, aumentando così il fascino dell'ingresso. La porta è inserita in un massiccio torrione difensivo che si apre al suo interno appena dopo aver attraversato la porta esterna. Qui sono presenti le classiche feritoie utilizzate per scopi difensivi. Per accedere al borgo è necessario superare una successiva porta, una doppia strategia di difesa dagli assedi di un tempo.

Porta Nova è la porta più recente, realizzata in seguito ad un ampliamento del borgo avvenuto nel periodo rinascimentale. Una targa sulla parete esterna dice che lo storico Cimarelli indica il 1490 come l’anno di costruzione. In origine la porta era più piccola, poi è stata ampliata per favorire il passaggio di veicoli. Sul fianco destro della porta un passaggio pedonale.

Porta San Giovanni Corinaldo realizzata con uno stile simile alle altre porte di Corinaldo, è costituita da un possente torrione merlato. In questo caso troviamo un doppio accesso, uno carrabile (porta grande) e uno pedonale laterale entrambe serviti, un tempo da ponti levatoi. In una nicchia ricavata da una bocca da fuoco che si trova sulla parete a sinistra dell’ingresso, si trova una interessante immagine settecentesca della Madonna realizzata in cartapesta. E’ possibile salire la sommità della torre accedendo da una scala laterale che si trova subito dopo la porta. Nota dolente è l’antistante parcheggio auto che ne turba e ne limita la visione.

La Piaggia e il Pozzo della Polenta, la scalinata di centonove gradini, è il cuore del centro storico di Corinaldo. Affiancata per tutta la sua lunghezza da caratteristiche case in mattoni vi introdurrà nell’atmosfera medievale che si respira a Corinaldo e protagonista della leggenda che diede origine alla annuale rievocazione storica “La Contesa del Pozzo della Polenta”. La manifestazione che si svolge ogni anno nella terza Domenica di Luglio è la più antica rievocazione dalla provincia di Ancona. Il pozzo, fatto costruire da Antonello Accattabriga dopo il 1450, fu coperto e interrato all’inizio del Novecento quando fu costruita la famosa scalinata. Pochi anni fa, precisamente nel 1980 il pozzo fu ricostruito in contemporanea alla nascita della “Contesa del Pozzo della Polenta”. Ogni anno si rievoca infatti la storia del sacco di farina nel pozzo. Si narra che un uomo, durante la salita della lunga scalinata con sulle spalle un pesante sacco di farina di granoturco, si fermò per riposare e appoggiò il sacco sul bordo del pozzo. Inavvertitamente lo fece cadere e sembra che per recuperarlo scese nel pozzo. Le donne del paese non vedendolo tornare iniziarono a dire che l’uomo stava mangiando la polenta nel pozzo. Questa storia divenne famosa e l’appellativo “polentari” si affibbiò ben presto agli abitanti di Corinaldo.

La Casa di Scuretto, sarebbe Gaetano, detto Scuretto, era il ciabattino della città di Corinaldo. L’uomo aveva una insaziabile passione per il vino tanto da spendere tutti i suoi soldi, compresi quelli che il figlio gli mandava dall’America, nelle osterie del paese. Il figlio di Scuretto credeva infatti di finanziare con i suoi soldi la costruzione di una bella casa che avrebbe potuto usare una volta tornato dall’America. Insospettito però dalla mancanza di notizie sull’avanzamento dei lavori chiese al padre di mandargli una foto dell’edificio, allora Scuretto decise di far costruire solamente la facciata dell’edificio, e si fece ritrarre affacciato alla finestra, ma il figlio non si fece ingannare e smise di mandare i soldi al padre. Niente più soldi, niente più bevute per il povero Scuretto che lasciò la sua casa incompiuta, non sapendo che sarebbe divenuta uno dei simboli della città di Corinaldo.

Il Santuario di Santa Maria Goretti, grande chiesa nel cuore del borgo di Corinaldo, recentemente restaurata, con una piccola piazzetta antistante che dà un po’ di respiro alla grande facciata classica in mattoni. L’interno si sviluppa su una singola navata dove predominano i colori chiari come il bianco e il colore crema. La chiesa non offre particolare interesse storico-artistico però è un Santuario per la presenza di una reliquia della Santa. Ospita le reliquie di Santa Maria Goretti e l’attenzione è immediatamente catturata dall’altare e da ciò che si scorge dietro di esso; troviamo infatti l’urna contenente l’osso del braccio della Santa, quel braccio che, nel lontano 1902 non sfuggì al suo assassino, Alessandro Serenelli, che la pugnalò con 14 coltellate. La giovane Maria diventò Santa nel 1950 grazie alla sua enorme bontà: a soli 11 anni e nel letto di morte riuscì infatti a perdonare il suo aggressore. Il Teatro Goldoni fu costruito tra il 1861 e il 1869 per sostituire il Teatro del Sole Nascente che risultava non più adeguato per le necessità del paese. La nuova costruzione più spaziosa aveva un particolare dispositivo che rendeva la platea mobile. In questo modo poteva essere abbassata in caso di rappresentazioni teatrali e alzata, creando un grandissimo palco, quando venivano organizzate feste da ballo. Restò successivamente per molti anni chiuso; restaurato e ristrutturato fu riaperto nel 2006, e da allora ospita ogni anno stagioni teatrali e produzioni musicali.

Casa Santa Maria Goretti è la casa natale si trova nella bella campagna circostante Corinaldo. Uscendo dal borgo in corrispondenza della Porta San Giovanni, si imbocca la strada provinciale 14. Dopo qualche poche centinaia di metri, si svolta a destra (è presente un cartello stradale) imboccando una strada secondaria che conduce alla casa natale. Essendo meta di pellegrinaggi, il comune ha realizzato un ampio parcheggio e una zona verde per eventuali merende o spuntini. La casa, in stile campagnolo, è immersa nel verde come un tempo; la sua visione trasmette quella semplicità e genuinità che ha sempre contraddistinto la breve vita della Santa. La dimora è stata inevitabilmente ristrutturata. Essa si sviluppa su due piani, al piano terra una piccola cappella dedicata alla Santa e una cucina con camino che un tempo forse era destinata ad accogliere animali. Al piano primo una sala da pranzo, la piccola camera dove nacque la Santa con i semplici arredi originari e una ulteriore stanza che raccoglie oggetti appartenenti alla madre tra cui un telaio per la lavorazione della lana.

Chiesa dell'Addolorata Corinaldo questa piccola chiesa dedicata a Sant’Anna sorge nel punto più alto di Corinaldo ed è annessa ad un ex convento benedettino le cui origini risalgono al XVI secolo. Nel corso del tempo ha subito diversi interventi e ristrutturazioni, oggi la chiesa appare a pianta centrale con cupola e lanterna. L’interno risulta luminoso grazie al colore bianco che predomina sulle colonne e sugli stucchi e il colore ocra che riempie le pareti, il tutto in ottimo stato di conservazione. Nell’altare maggiore sono presenti due importanti statue per la devota popolazione locale: un Cristo morto e una Madonna Addolorata. Entrambe vengono portate in processione la sera del Venerdì Santo per le vie cittadine.

Collegiata San Francesco Corinaldo si trova poco fuori le mura del borgo, le sue origini risalgono al 1265. Nei periodi successivi subì diversi interventi, tra cui ampliamenti e modifiche che hanno coinvolto anche l’annesso convento. L’ultimo intervento risale al XVII secolo. La chiesa è in un ottimo stato di conservazione sia all’interno che all’esterno con una facciata in mattoni senza intonaco. L’interno si sviluppa secondo una pianta a croce con unica navata che termina con un abside semicircolare in cui è presente un coro ligneo. Semplice l’interno, buona la luminosità grazie alle ampie vetrate e ai colori bianco e pastello con cui è dipinta. La perfezione degli stucchi e delle rifiniture in generale fanno pensare ad una recente  ristrutturazione.

Le Manifestazioni ed eventi importanti
Corinaldo:
Festa dei folli fine aprile.
La notte romantica nei borghi più belli d'Italia a giugno.
L'infiorata Corpus domini, in occasione della Processione del Corpus Domini, il 26 giugno le strade del borgo medioevale di Corinaldo, in Provincia di Ancona, si trasformano in un meraviglioso, spettacolare, immenso tappeto di fiori.
Contesa del Pozzo della Polenta a luglio.
Millenarja - Scene di Vita Medievale a agosto.
Halloween a ottobre.

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