OSIMO - Guida turistica marche - Maria Brunori

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La città dei senza testa
OSIMO

OSIMO
Osimo borgo si estende su un territorio collinare delle Marche in provincia di Ancona accanto al fiume Musone e alla Riviera del Conero, popolata nei secoli da gloriose civiltà. I romani decisero di difenderla con poderose mura e scavarono una fontana che approvvigionò d’acqua la città per secoli. Il centro storico sorge su due colline affiancate, la più alta delle quali, su cui si trova il Duomo, si chiama Gòmero. L'avvallamento fra le due colline, un tempo visibile nella linea del centro storico, è stato pareggiato sempre più ad ogni rifacimento del manto.
A circa 3 km da Osimo scorre il fiume Musone e, a poca distanza, si trova la Riviera del Conero.

COSA VISITARE

Il Duomo di San Leopardo, eretto nell’VIII secolo e più volte rimaneggiato, la cui pianta, a croce egizia, è a tre navate; all'interno della cattedrale è visitabile anche la cripta, costruita nel 1191 da Mastro Filippo, in cui sono custoditi i sarcofagi con le reliquie dei santi martiri osimani.

La Chiesa di San Nicolò, costruita nel XII secolo con pianta ellittica, con un pregevole portale gotico e affreschi trecenteschi.

Il Santuario di San Giuseppe da Copertino, a tre navate, che conserva al suo interno le spoglie di San Giuseppe da Copertino, patrono di Osimo e protettore degli studenti.

La Chiesa di San Marco, il cui fastoso interno barocco, a navata unica, custodisce una solenne pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina da Siena, opera del Guercino.

Il Santuario della Madonna di Campocavallo, sorge in località Campocavallo di Osimo che venne dedicato alla Vergine Addolorata in seguito ad un prodigio avvenuto nel 1892.

Il Palazzo comunale, realizzato nel corso del Seicento in stile barocco; la parte più interessante del complesso è senz'altro l'atrio, dove ha sede il Lapidarium: la raccolta comprende statue, epigrafi, bassorilievi di epoca romana ed elementi architettonici provenienti da edifici medievali e rinascimentali.

Le sculture, che rappresentano personaggi romani in toga e in seminudità eroica, hanno tutte la particolarità di essere acefale: questa loro caratteristica ha dato luogo ad un nomignolo attribuito agli abitanti di Osimo, chiamati appunto "i Senza Testa".

Il Palazzo Campana, progettato dall’architetto Andrea Vici, oggi sede dell'Istituto Campana per l'Istruzione Permanente.

ll Teatro La Nuova Fenice, a tre ordini di palchi e con soffitto affrescato dal Pomarancio, e Palazzo Gallo, fatto costruire come residenza privata da Antonio Maria Gallo, vescovo della diocesi di Osimo, nel primo ventennio del XVII secolo.

Le Grotte, il sottosuolo di Osimo è percorso da una fitta rete di gallerie, cunicoli ed ambienti sotterranei scavati a più livelli, spesso collegati tra loro verticalmente mediante pozzi o camini percorribili tramite tacche o pedarole. Molteplici e differenti sono le rappresentazioni che si ritrovano all'interno delle grotte: dai bassorilievi di carattere religioso custoditi all'interno delle Grotte del Cantinone, ai simboli legati alla presenza dei cavalieri Templari e del Sovrano Militare Ordine di Malta, come la "triplice cinta" e la croce a otto punte, visibili all'interno delle Grotte Simonetti.

Porta Musone Situata lungo il tratto meridionale delle mura, in età medievale era denominata "Caldararia" per la presenza nella zona di alcune botteghe di calderai e stagnai. La struttura alla base presenta elementi romani (grandi blocchi di arenaria, con cui sono state realizzate anche le mura urbiche), su cui in epoca medievale è stato appoggiato un torrione di difesa. L'arco, anticamente, costituiva l'ingresso in città dalla diramazione della via Flaminia (la strada consolare che collegava Roma a Rimini attraverso Fano) che, staccandosi dal percorso principale all'altezza di Nuceria Camellaria (Nocera Umbra), conduceva fino ad Ancona passando proprio per Osimo.

Le Manifestazioni ed eventi importanti
Osimo:
Fiera di San Giuseppe da Copertino a settembre.
Festa del Covo, in località Campocavallo, ad agosto.
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